Le malattie virali da raffreddamento
Le malattie virali da raffreddamento

Le malattie virali da raffreddamento

Le malattie da raffreddamento sono spesso supportate dai virus, microrganismi che non sono sensibili agli antibiotici. Impariamo come combatterle e come prevenirle ricorrendo ai farmaci tradizionali ed a quelli della medicina naturale

 

Le malattie da raffreddamento sono patologie a carico dell’apparato respiratorio tipiche (perché favorite) della stagione fredda. Raffreddore, laringite, faringite (mal di gola) fino a patologie più serie come influenza, bronchite, polmonite sono alcuni esempi. Mentre esistono individui che ne sembrano immuni (non è raro trovare persone che non hanno mai avuto un’influenza), è molto più comune incontrare soggetti, che soffrono di queste patologie in modo abbastanza penalizzante. Di queste il raffreddore e l’influenza sono quelle causate dai virus.

 

Come prevenire e curare raffreddore ed influenza

 

Il raffreddore

Il raffreddore è sicuramente una delle patologie più comuni; consiste in un’infiammazione acuta della mucosa nasale e faringea, di origine virale ed è estremamente contagioso.

Il contagio avviene dal malato o portatore sano per via aerea, attraverso lo starnuto, perché si emettono goccioline di saliva. Anche la stretta di mano con un soggetto ammalato può essere contagiosa.

 

L’influenza

La sindrome influenzale è un’infezione respiratoria acuta causata da un virus, tipicamente stagionale e favorita dai climi freddi dell’inverno. Il virus influenzale è presente da millenni nella popolazione umana: le prime epidemie sono descritte dai Greci nel V secolo a.C.

 

I sintomi e le complicanze

  • Febbre (con punte sino a 39,5 C°), generalmente accompagnata da brividi;
  • Malessere generale, dolori ossei, articolari e muscolari, astenia;
  • Mancanza d’appetito;
  • Mal di testa;
  • Sintomi respiratori (come tosse, mal di gola, congestione nasale, starnuti)

 

L’influenza si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, lo starnuto o anche semplicemente parlando. Il periodo di contagiosità comincia un po’ prima che si manifestino i primi sintomi e si prolunga per 3-5 giorni. Il periodo di incubazione dell’influenza è molto breve, da 1 a 4 giorni (in media 2). Il virus dell’influenza, che resiste molto bene nell’ambiente esterno in situazioni di bassa temperatura e umidità, si diffonde facilmente negli ambienti affollati. Le complicanze dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).

 

La prevenzione

È possibile attuare la prevenzione dell’influenza grazie al vaccino, efficace e sicuro, mentre per il raffreddore ci si può basare solo sulla medicina complementare e sulle regole igieniche.

Tutte le persone a rischio (adulti con più di 65 anni e bambini di età superiore ai 6 mesi affetti da patologie croniche) dovrebbero essere vaccinate per l’influenza. Si consiglia di praticare la vaccinazione tra metà ottobre e dicembre, ricordando che sono necessari almeno dieci giorni affinché si realizzi una copertura vaccinale ottimale.

 

Le medicine complementari

La terapia combinata omeopatica e fitoterapica del raffreddore e della sindrome influenzale viene considerata particolarmente efficace sotto molti aspetti:

  • nella prevenzione, evitando la comparsa della malattia con l’assunzione regolare di farmaci omeopatici dall’inizio dell’autunno;
  • nell’alleviare i sintomi e accelerare la guarigione durante la malattia conclamata;
  • nel contribuire ad evitare le complicanze.

 

Le cure tradizionali

È sbagliato pensare che una cura antibiotica serva a combattere l’influenza od il raffreddore. Queste sono, infatti, causate da virus, contro i quali gli antibiotici sono inefficaci. A volte possono essere prescritti dal medico a causa di infezioni batteriche concomitanti, come bronchiti od otiti.

 

Influenza e raffreddore: Vero o Falso?

Chi fuma è maggiormente esposto.

VERO: fra le altre cose il fumo abbassa le difese immunitarie e rende più sensibili agli attacchi dei virus. Inoltre rallenta la guarigione: se proprio non si riesce a smettere, meglio passare alla sigaretta elettronica.

 

Quando si è ammalati è meglio usare fazzolettini di carta.

VERO: in un fazzoletto usato si raccolgono anche centinaia di migliaia di germi, che possono sopravvivere anche per ore. Anche le mani raccolgono migliaia di germi e virus.

 

Chi contrae l’influenza deve bere più del solito.

VERO: l’idratazione serve innanzitutto a ristabilite le perdite idriche dovute soprattutto alla febbre, principale sintomo dell’influenza. Inoltre una adeguata idratazione migliora il “funzionamento” delle cellule dell’apparato respiratorio.

 

Stare coperti protegge dal raffreddore.

VERO: una sciarpa attorno alla gola e, ancor meglio, davanti alla bocca ed al naso, quando siamo in presenza di aria molto fredda, è una misura che si è rivelata efficace nella prevenzione del raffreddore: protegge le cellule ciliate dal freddo e le lascia lavorare, in modo che possano allontanare il virus dalle vie respiratorie.

 

Per combattere l’influenza bisogna coprirsi tanto.

FALSO: meglio non coprirsi troppo per non ostacolare la riduzione della temperatura corporea.

 

Bisogna evitare il contatto con le persone ammalate.

VERO: è meglio, e raccomandabile, per non essere contagiati. Se vi ammalate, è meglio non andare a scuola, al lavoro o, comunque, in luoghi affollati per evitare di “infettare” gli altri.

 

(Copyright: Consorzio Farmacia Laboratorio - Farmacia online)

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